Gran Premio Gaetano Stabile 2020
Il Gaetano Stabile aveva la sua collocazione naturale a fine maggio ma problemi tecnici hanno obbligato ad uno spostamento nella parte conclusiva della stagione, pur con il rischio di raccogliere le rimanenze di un’annata, quasi interamente, compressa in circa sei mesi e di conseguenza, più logorante del solito. Per questo motivo, il campo partenti qualitativo, inizialmente di dodici elementi, nove dopo i tre ritiri, è stato una lieta sorpresa. Un forte vento gelido ha imperversato sul Cirigliano durante tutta la mattinata, poi, in prossimità delle prove di spicco, ha perso d’intensità, quasi a voler rispettare una corsa che rappresenta l’appuntamento clou dell’intera riunione.
Il team Finetti ha sfruttato al meglio la possibilità di avere due suoi allievi in prima fila e non si è lasciato sfuggire il successo che è arrivato con Belzebù Jet, un felino al via, capace di saltare tutti e tenersi ai lati il compagno Bolero Gar, rimasto al largo. Inevitabilmente, l’ andamento è stato tattico, tranne un tentativo in terza ruota di Bixio dopo cinquecento metri, apprezzabile ma velleitario. Il leader si è permesso un primo giro in 1.00.7 ed un secondo in 58.8, chiudendo con circa due lunghezze di vantaggio sui duellanti Bonjovj Mmg e Billy Idol Jet, terminati in parità per la piazza d’onore, a media di 1.14.0. Il marcatore è stato completato da Bolero Gar e Bruccione Fas. Si è assistito ad un predominio assoluto di Belzebù Jet: eloquente l’immagine che coglie un sempre più bravo Vincenzo Luongo, a cento metri dal traguardo, fermo con le mani, frustino in spalla e senza voltarsi indietro, da vero “ iceman “, soprattutto, consapevole di aver chiuso la partita a suo favore già alla chiusura delle ali. Minnucci, in sulky a Bonjovy Mmg, ci ha provato in avvio ma, una volta scavalcato, ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco,chiuso alle spalle del vincitore, rischiando di perdere anche il secondo posto . Il figlio di Ganymede ha potuto correre solo i cento conclusivi ed è riuscito ad arginare, solo in parte, la considerevole progressione di Billy Idol Jet, arrivato dalle posizioni di retroguardia. Quest’ultimo è stato all’altezza della situazione, i seicento finali, trottati in quarta ruota, sono di ottimo auspicio per il futuro. Valido anche Bolero Gar che ha preceduto un poco fortunato Bruccione Fas, sempre intrappolato nella sua scia, a causa della presenza esterna di Bixio prima e Billy Idol poi, ma anche per una scarsa capacità nell’effettuare le manovre. Pure Boltigeur Erre, terzo in corda dopo lo stacco, è stato vittima dell’andamento tattico ma abbiamo avuto l’impressione, molto personale, che fosse un po’ spento. Bristol Cr ha sbagliato due volte sul percorso, fatto inusuale per lui, ma in compenso, è parso particolarmente carico.