Commento Gran Premio Andreani 22 Febbraio 2020
Netta supremazia di Allegra Gifont nel G.P. Adriano Andreani. Seconda sul percorso, in scia ad una scatenata Allegra Wf che, impostata da velocista è andata al comando ed ha tenuto ritmo sollecito ( 59.0 il primo giro ), la figlia di Maharajah e Realm Of Fancy ha spostato al mezzo giro finale e con una chiusa in 27.7 ha fatto il vuoto. A sorpresa, l’estremo outsider Attila di No è venuto a conquistare il secondo posto, ai danni di Allegra Wf, mentre il marcatore è stato completato da Aguacate ed Americio Jet. Antony Leone è partito sollecito ma all’inizio della prima piegata è venuto in giù, danneggiando Alcide Roc ( Gaetano Di Nardo a piedi 12 gg + 12 gg per aggravante G.P. e multa a favore di scuderia Sant’Eusebio pari al quinto posto) e sbagliando quasi contemporaneamente. Ares Caf è caduto in errore allo stacco dell’autostart, a causa di un tamponamento del cavallo che lo seguiva, secondo quanto ci ha riferito Federico Esposito, ma non sono stati presi provvedimenti. Alma Roc è stata squalificata nel dopo corsa per aver sbagliato a metà gara, quattro o cinque tempi di galoppo. Sfortunata la figlia di Filipp Roc che in sgambatura aveva impressionato e malgrado l’errore, ha superato il traguardo per quinta, in linea con i piazzati ,senza avere lo spazio per sprintare.
Torniamo alla vincitrice che ha impressionato per la freschezza atletica che non pensavamo di trovare in un soggetto impegnato ininterrottamente ad altissimi livelli dallo scorso mese di giugno. Ciò che aveva fatto venire dei dubbi era l’ultima prestazione di Napoli dalla quale si è prontamente riscattata, anche e soprattutto per merito di Gennaro Casillo che ne cura il training. Antonio Di Nardo è stato, come al solito, una sicurezza alle redini lunghe della portacolori del signor Giuseppe Mulè e di poche parole in premiazione, anche questa è ormai una consuetudine: << A Napoli aveva avuto un problema fisico che è stato prontamente risolto, come ha dimostrato già nei preliminari. Ad Aversa non è facile partire dalla corda ma, dopo duecento metri, con Allegra Wf a dettare un ritmo sollecito, ho compreso che l’andamento sarebbe stato favorevole >>. Al settimo cielo Gennaro Riccio che ha piazzato Attila di No al secondo posto: << Diverse volte ti ho riferito di credere tanto in Attila di No, ne ha passate di tutti i colori, compreso un problema fisico patito all’ultima uscita, ma in dieci giorni siamo riusciti a rimetterlo in sesto ed in corsa ha mostrato di poter competere a questi livelli >>. La performance di Allegra Wf è stata, tutto sommato, valida anche se l’adozione di una briglia con i paraocchi posti verso terra, l’ha accesa particolarmente e Mario Minopoli è stato costretto a farla sfogare, per cui la distribuzione dei parziali, giocoforza, non è stata omogenea. Afrim Shmidra non è stato contento del quarto posto di Aguacate: << E’ vero che la quarta corsa non è venuta bene ma il terzo l’avrebbe dovuto prendere, comunque abbiamo il tempo per rimediare e portarlo al top in Francia il 19 marzo >>. Americio Jet, conquistando l’ultimo compenso a disposizione, ha dimostrato ancora una volta di essere un esimio regolarista.